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BACONE: IL POTERE DELLA SCIENZA

 BACONE

Francesco BaconeBacone ritenne che lo scopo della scienza sia il dominio sulla natura al fine di assicurare all'uomo il miglioramento delle condizioni di vita, ovvero sapere è potere. Inoltre, ritenne che l'uomo debba affrancarsi dal principio di autorità e la superstizione assieme ai pregiudizi che ostacolano la conoscenza da cui viene la dottrina degli idoli.

Idoli della tribù: derivano dal fatto che gli uomini interpretano le cose in base ai propri schemi mentali o bisogni

idoli della spelonca: derivano da ereditarietà, educazione e ambiente

idoli della piazza: derivano dall'uso arbitrario o inappropriato delle parole

idoli del teatro: derivano dalle dottrine delle diverse scuole filosofiche

perciò la scienza doveva adottare un nuovo metodo induttivo articolato in

1.    Osservazione dei fenomeni

2.    raccolta dei dati nelle tavole

3.    prima ipotesi 

4.    prove di verifica ed esperimento cruciale

secondo lui inoltre occorreva prendere a modello la società ideale della scienza e della tecnica descritta nella nuova Atlantide in cui tutti si dedicano allo studio guidati da scienziati che collaborano in vista del progresso. Dall'idea di Bacone possiamo quindi intendere che per Galileo i concetti erano differenti in quanto il metodo di scienza per Galileo si compone di momento osservativo induttivo, momento ipotetico deduttivo e cimento o verifica in cui si fonda sulla concezione matematica dell'universo e della natura, quindi privilegia gli aspetti quantitativi al contrario di bacone che consiste nell'induzione, che si articola in osservazione dei fenomeni particolari, raccolta dei dati nelle tavole, la prima ipotesi interpretativa e le prove di verifica ed esperimento cruciale sottovalutando così il ruolo della matematica.

 

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