John Locke però, fondatore e massimo esponente dell'empirismo, una corrente filosofica che sostiene che l'uomo conosca solamente attraverso l'esperienza e che la realtà si basa sulla razionalità, fonda il liberalismo e quindi in contrapposizione con la teoria dell'assolutismo di hobbes, in cui secondo lui per trovare la pace all'interno di uno stato bisogna prima rispettare i diritti naturali inalienabili e non limitarli, diritti inalienabili come ad esempio il diritto alla libertà, alla vita, di parola, di scelta, di religione e soprattutto di proprietà privata. Locke fa della proprietà privata un diritto naturale in quanto la terra è stata donata agli uomini da Dio, a tutti gli uomini e quindi i beni naturali appartengono a tutti e come tutti i diritti, la proprietà nasce da un dovere, il dovere di mantenersi in vita e di provvedere alla famiglia. Inoltre, si dice essere un diritto naturale sia perché inscritto nella natura umana e anche perché lo riconosce anche