Per Kant inoltre esistono due tipi di giudizio: il giudizio determinante e il giudizio riflettente. Kant intende per giudizio determinante un giudizio di conoscenza delle leggi scientifiche e mentre si da questo giudizio si determina l'oggetto preso in esame. Kant parla invece di giudizio riflettente quando l'uomo ha una riflessione su un oggetto. Dopo il giudizio determinante l'animo umano vuole andare avanti sul piano della conoscenza non limitandosi alla conoscenza scientifica di un oggetto e questo Kant lo chiama giudizio teleologico quando appunto l'uomo vuole capire se la natura ha un fine o è solamente una cosa meccanica.
Continuando poi su questo percorso dobbiamo quindi soffermarci sul significato di connotazione denotazione ovvero del dare le caratteristiche di una determinata cosa è dell’indicarne un'esemplare. Proviamo così a parlare della critica della ragion pratica in cui si esalta l'uso regolativo della ragione in quanto nel campo della filosofia morale la ragione umana riesce a fare ciò che non è riuscita a fare nella filosofia speculativa ovvero della conoscenza ed è questo il carattere formale dell'etica kantiana al quale si legano le tre domande fondamentali che Kant si pose per tutta la vita: 1. Che cosa posso conoscere? 2. Che cosa posso sperare? 3. Che cosa devo fare? A queste domande Kant cerco di dare una risposta partendo dal fatto che l'uomo può conoscere solo il mondo fenomenico e alla terza domanda ovvero che cosa devo fare Kant risponde che esiste una legge morale dentro di noi che ci indica cosa sia più giusto fare. Dunque, solo la ragione pura p